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Chi erano, cosa facevano, cosa pensavano e cosa speravano le persone «comuni» che, il 9 novembre del 1989, si trovarono a vivere a Berlino una delle notti più importanti e sconvolgenti del secolo scorso, quella della caduta del Muro? Christine de Mazières, nel suo romanzo d'esordio, immagina volti, vite e destini che si intrecciano, si legano e si mescolano fra loro, piccole storie che galleggiano e si perdono nella Grande Storia, personaggi che in quei giorni convulsi la Storia la subiscono, l'affrontano e la fanno al tempo stesso, diventando ognuno un frammento di un insieme più grande, proprio come le pietre del muro che crollava. Fra loro, Anna, francese innamorata della Germania, che sogna di ritrovare Micha, conosciuto anni prima a Berlino-Est. Lo stesso Micha, figlio ribelle di un gerarca comunista, che in passato aveva tentato invano di fuggire all'Ovest. E poi il misterioso Niklas e gli altri uomini e donne, ragazze e ragazzi, ognuno con i propri amori e i propri conflitti, che in quell'incredibile notte di trent'anni fa riempirono fianco a fianco le strade berlinesi per avanzare, tutti insieme, verso i posti di frontiera, dando vita a una folla sognante e determinata che nessuno avrebbe più potuto fermare.